Nicaragua-Elezioni 2006 - La vittoria di Ortega è irreversibile - Nicaragua-Elezioni 2006 - festa rojinegra - Sergio Ferrari intervista Franco Cavalli - Maurizio Campisi analizza la situazione CostaRica - Da Caracas, Atilio Folliero : Cosa può succedere in Venezuela? I possibili scenari. - Per capire la repressione di Oaxaca - Le strategie delle multinazionali spagnole dell'energia in America Latina
Nicaragua-Elezioni 2006 - La vittoria di Ortega è irreversibile
Eduardo Montealegre riconosce la vittoria La vittoria del Frente Sandinista (FSLN) è irreversibile e Daniel Ortega è nuovamente Presidente della Repubblica. L'ultima apparizione pubblica del Consejo Supremo Electoral (CSE) riguarda il 92 per cento dei voti. Daniel Ortega mantiene il 38,07% dei voti, seguito da Eduardo Montealegre con il 29%. José Rizo si ferma al 26,21%, mentre Edmundo Jarquín raggiunge il 6,44%. Quasi nulla la presenza di Edén Pastora (0,27%). Nell'elezione per deputati, il FSLN scende di mezzo punto percentuale (37,59), mentre si livella la situazione all'interno del liberalismo (PLC 26,47% e ALN 26,72%). La Alianza MRS ottiene l'8,69%. Questi dati sembrano indicare che numerose persone che hanno votato Montealegre, hanno poi optato per i deputati del MRS e quindi, i voti portati via al FSLN non supererebbero il 3-4%.
Nicaragua-Elezioni 2006 - festa rojinegra
Esplode la festa rojinegra - Ortega invita all'unione e alla pace.
Abbandonati inno del FSLN e il "Patria Libre o Morir"
Finalmente è finita.
La lettura dei risultati elettorali (92% dei voti) da parte del CSE, ha chiuso definitivamente le polemiche che si sono succedute alle elezioni del 5 Novembre.
Eduardo Montealegre ha riconosciuto la vittoria di Ortega, mentre il PLC continua a sperare nell'ultimo 8% per sorpassare la ALN al secondo posto. José Rizo parla dello "tsunami rojo" della zona rurale, ma sembra difficile che ciò possa accadere.
La gente ha finalmente potuto esprimere la propria gioia ed incredulità per una vittoria attesa da 16 anni e si è riversata nella vecchia Plaza de la Revolución per commemorare il trentesimo anniversario della morte di Carlos Fonseca Amador.
Successivamente, ha raggiunto la Rotonda de Metrocentro, dove migliaia di persone hanno atteso l'arrivo del nuovo Presidente della Repubblica.
Sergio Ferrari intervista Franco Cavalli, scienziato, politico, militante.
“COOPERAZIONE SOLIDALE INVECE DELL'AIUTO ALLO SVILUPPO”
Parlamentare socialista del Ticino (Svizzera italiana); presidente dell’Unione
Internazionale contro il Cancro (UICC); uno degli oncologi più prestigiosi a livello mondiale, il dottor
Francesco “Franco” Cavalli é pure un attore di prima linea della cooperazione svizzera. Dagli anni ’80 la
solidarietà internazionale è diventata uno dei suoi spazi privilegiati di militanza quotidiana.
Non solo per convinzione politica, bensì anche per un impegno etico. La sua riflessione analitica e
critica arricchisce un dibattito di fondo ancora in sospeso. “Più che un aiuto allo sviluppo
dovremmo dare impulso ad una cooperazione solidale”, enfatizza Cavalli in quest’intervista esclusiva.
Maurizio Campisi analizza la situazione CostaRica
La Costa Rica ha conosciuto il 23 ed il 24 ottobre scorsi due giorni di sciopero generale di ripudio al Tlc con gli Stati Uniti. La protesta giunge quando il Congresso si appresta a discutere la ratifica dell'accordo firmato nel 2003 e che è ormai in vigore in tutti i paesi dell'area centroamericana.
Da Caracas, Atilio Folliero - Cosa può succedere in Venezuela? I possibili scenari.
Come è a conoscenza di tutto il mondo, Hugo Chávez vincerà le prossime elezioni del 3 dicembre; nessuno, ma neppure il più convinto degli oppositori pensa di poter vincere questa elezione. L'elezione di Chávez è dunque ampiamente scontata. La campagna elettorale dell'opposizione, in cui comunque gli USA (si gli USA!) hanno investito un sacco di dollari, in realtà è molto blanda ed è portata avanti senza convinzione proprio perchè tutti sanno che non possono vincere; tutti sanno che il popolo è dalla parte di Chávez.
Per capire la repressione di Oaxaca
La crisi del Messico nel contesto della sfida all'imperialismo in America Latina - James D. Cockcroft
Le strategie delle multinazionali spagnole dell'energia in America Latina.
"Questa è la tua ultima opportunità, dopodiché non potrai tirarti indietro. Se prendi la pasticca azzurra, fine della storia. Ti sveglierai nel tuo letto e crederai a ciò che vorrai credere. Se prendi la pasticca rossa, ti ritroverai nel paese delle meraviglie ed io ti farò vedere fin dove arriva la tana dei conigli. Ricorda, la unica cosa che ti offro, niente di più". Morfeo rivolto a Neo, in Matrix (Larry e Andy Wachowsky,1999). "Anche oggi, come tutti i giorni, si oscurerà il sole. Per questa ragione, perché esiste la notte e l' oscurità, c'è la Union Fenosa ad offrirti la luce". Nella sua ultima campagna pubblicitaria, la multinazionale elettrica spiega qual è il suo obiettivo in questo mondo: offrire alla gente "un piccolo aiuto per un mondo quasi perfetto".
La distruzione dei boschi e lo sfruttamento del legname in Nicaragua
di Roberto Fonseca - El Nuevo Diario