n. 14 | qui managua, nicaragua...e dintorni |
17 Marzo 2008 | agenzia stampa dell'associazione di amicizia e solidarietà italia-nicaragua da una idea di cesare ciacci collaborazione di :angela di terlizzi, toni moreschi, federica comelli, massimo angelilli,giuliana mattone, roberto cova corrispondenze e foto dal nicaragua e dintorni di giorgio trucchi |
qui managua, nicaragua è supplemento ed integrazione on line del bollettino bimestrale "NICARAHUAC - Nicaragua e dintorni" edito dall'Associazione di amicizia e solidarietà Italia-Nicaragua. Dir. resp. Bruno Bravetti. Aut. Trib. di Bologna n.5289 del 5/9/1985. Come il bollettino offre aggiornamenti periodici sul Nicaragua, analisi politiche, attività e progetti dell'Associazione, oltre ad editoriali e notizie brevi. Il bollettino stampato si può ricevere per posta attraverso il tesseramento all'AIN, oppure contattandoci direttamente. I vari numeri sono accessibili anche on-line in formato Acrobat PDF sul sito www.itanica.org nella voce "Boll. Nicarahuac". |
in questo numero | COLOMBIA: I delegati francesi dovevano incontrare Reyes il giorno della sua morte - di Kintto Lucas / Il Messico campesino e il NAFTA 14 anni dopo / Panama sotto repressione - di Olmedo Carrasquilla II / Nicaragua, dopo un anno senza neoliberismo - di Hedelberto López Blanch Rebelión / La rinuncia di Fidel - di Frei Betto /INDIGENISMO E SEPARATISMO IN BOLIVIA - Di Gregorio Iriarte /Il Venezuela dinanzi al dilemma militare - Di Marcelo Colussi /info-recensioni |
COLOMBIA: I delegati francesi dovevano incontrare Reyes il giorno della sua morte di Kintto Lucas QUITO, 10 marzo 2008 (IPS) - Tre inviati del presidente francese Nicolas Sarkozy, arrivati in Ecuador a ottobre del 2007, il primo marzo avrebbero ricevuto una telefonata dal Commissario colombiano per la pace Luis Carlos Restrepo, nella quale sarebbero stati avvertiti di non recarsi all’incontro con il leader della guerriglia Raúl Reyes, per l’elevato rischio in corso. | |
Il Messico campesino e il NAFTA 14 anni dopo Il Messico campesino e il NAFTA 14 anni dopo. La sfida asimmetrica dell’agricoltura dopo l’apertura totale del commercio con gli Stati Uniti. | |
Panama sotto repressione - di Olmedo Carrasquilla II Con questo titolo voglio descrivere la realtà che vivono molti panamensi a causa di un modello di sviluppo escludente che, negli ultimi anni, ha provocato un aumento della diseguaglianza e un’insicurezza che investe tutti i campi. Le organizzazioni sindacali, il movimento studentesco universitario e altre forze sociali continuano ad essere repressi e perseguitati da unità di polizia come in una dittatura a causa delle proteste contro il costo della vita. Presentiamo come preambolo uno spaccato degli aspetti socio politici di Panama frutto delle contraddizioni economiche che mettono a rischio il benessere di migliaia di famiglie. | |
Nicaragua, dopo un anno senza neoliberismo di Hedelberto López Blanch - Rebelión Dopo soltanto un anno di governo, il Frente Sandinista de Liberación Nacional (FSLN) ha ottenuto più risultati in campo economico e sociale che durante i precedenti 16 anni di governi neoliberisti che dal 1990 si sono succeduti alla presidenza della Repubblica. I vari governi neoliberisti hanno attuato con l’appoggio degli Stati Uniti (Violeta Chamorro 1990-1996, Arnoldo Alemán 1997-2001 ed Enrique Bolaños 2002-2007) e hanno venduto il Paese “al miglior offerente” lasciando l’80% della popolazione nella povertà e il 45% del totale nell’indigenza, senza diritto all’assistenza medica né all’educazione. In quel periodo le multinazionali si sono impadronite di più di 350 imprese statali, in maggioranza quelle dei settori finanziari nazionali: aziende elettriche e telefoniche, banche, acqua potabile ed imprese edili. | |
La rinuncia di Fidel - di Frei Betto Fidel Castro, 81 anni, ha rinunciato al suo incarico di presidente del Consiglio di stato di Cuba e di Comandante in capo della rivoluzione. Dovendo occuparsi della sua salute, preferisce restare fuori dalle attività di governo e partecipare al dibattito pubblico che ha sempre amato tramite articoli sui giornali. Rimane comunque come membro del Burò politico del Partito comunista cubano. Domenica 24, Raul Castro, 77 anni, è stato eletto per occupare le funzioni del primo mandatario di Cuba. Per la seconda volta Fidel ha rinunciato al potere; la prima è stata nel luglio 1959, sette mesi dopo la vittoria della rivoluzione. Eletto primo ministro, si scontrò col Presidente Manuel Urrutia che considerava molto radicali le leggi rivoluzionarie come la riforma agraria, emanate dal consiglio dei ministri. Per evitare un colpo di stato il lider cubano preferì rinunciare. La popolazione manifestò in suo appoggio e Urrutia non ebbe altra alternativa che lasciare il potere. La presidenza fu occupata da Oswaldo Doticòs e Fidel riprese il suo incarico di Primo ministro. | |
INDIGENISMO E SEPARATISMO IN BOLIVIA - Di Gregorio Iriarte Credo che nei due termini indigenismo e separatismo si possano riassumere tutte le tensioni più gravi che vive attualmente il nostro paese. Da una parte abbiamo i numerosi articoli della Nuova Costituzione Politica, approvata a Oruro, chiaramente indigenista, dall’altra alcuni Statuti per l’Autonomia, come quello di Santa Cruz, con evidenti connotazioni federaliste e separatiste. | |
Il Venezuela dinanzi al dilemma militare - Di Marcelo Colussi La rivoluzione bolivariana, in Venezuela, è nel mirino della geopolitica imperiale di Washington. Le immense ricchezze petrolifere che giacciono nel sottosuolo, hanno trasformato il paese caraibico in un prezioso bottino per l’avidità della prima economia mondiale, che in grandissima misura si alimenta di petrolio. D’altro canto, il processo di cambiamento che vive la sua società dall’arrivo alla presidenza di Hugo Chávez ed il “cattivo esempio” che rappresenta per i paesi vicini del subcontinente – i quali hanno già iniziato a coalizzarsi in un progetto autonomo ed antimperialista come l’ALBA – sono tendenze che la Casa Bianca desidera ribaltare urgentemente. A tal fine ha già sciorinato un repertorio di azioni criminali (golpe, sabotaggio petrolifero, sciopero padronale), senza ancora nessun successo, fino ad ora. Ma la lotta continua, e sono diversi i fronti nei quali va avanti la destabilizzazione: la guerra mediatica, il sabotaggio economico, la speculazione finanziaria, la ricerca della ingovernabilità attraverso un quotidiano ostruzionismo, la promozione di forze “democratiche” come l’attuale movimento studentesco medio-borghese mascherato da progressista, etc. etc. A tutto questo, si aggiunga l’opzione militare. | |
Campi di lavoro estate 2008 Programma: 3 settimane circa di cui i primi 4 o 5 giorni dedicati agli incontri con le organizzazioni sindacali, politiche, sociali e culturali. Progetto di costruzione: Casa dei Silos (si tratta di una casa che attualmente è in cattivo stato e all'interno ha dei silos che servivano e dovrebbero tornare a servire per mettere riserve di maiz, riso o fagioli) Lavoro da svolgere: manovalanza Per INFO: clicca qui |
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