n. 22 qui managua,
nicaragua...e dintorni

 

17 Dicembre 2008

 

agenzia stampa dell'associazione di amicizia e solidarietà italia-nicaragua
 da una idea di cesare ciacci
 collaborazione di :angela di terlizzi, toni moreschi, federica comelli, alessandra basilico, massimo angelilli, sergio ferrari, remo mazzacurati
 corrispondenze e foto dal nicaragua e dintorni di giorgio trucchi

 

Buone Feste !!!!

Il 22 dicembre di vent'anni fa veniva ucciso Chico Mendes, sindacalista e ambientalista brasiliano che dedicò la vita alla difesa dell'Amazzonia e dei suoi abitanti. Oggi la sua eredità sembra svanita, come le migliaia di ettari di foresta bruciati ogni giorno.

qui managua, nicaragua è supplemento ed integrazione on line del bollettino bimestrale "NICARAHUAC - Nicaragua e dintorni"
edito dall'Associazione di amicizia e solidarietà Italia-Nicaragua. Dir. resp. Bruno Bravetti. Aut. Trib. di Bologna n.5289 del 5/9/1985. Come il bollettino offre aggiornamenti periodici sul Nicaragua, analisi politiche, attività e progetti dell'Associazione, oltre ad editoriali e notizie brevi. Il bollettino stampato si può ricevere per posta attraverso il tesseramento all'AIN, oppure contattandoci direttamente. I vari numeri sono accessibili anche on-line in formato Acrobat PDF sul sito www.itanica.org nella voce "Boll. Nicarahuac".
in questo numero

/ A 60 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani - Sergio Ferrari, dalle Nazioni Unite a Ginevra, Svizzera / La crisi finanziaria era inevitabile - di Samir Amin / Russia in America Latina: la grande scommessa sul tavolo internazionale - di Sebastian Pellegrino / FORNITURE MILITARI DEL VALORE DI 90 MILIONI DI DOLLARI DESTINATE AL "PLAN MÉXICO" / Accademici negli Stati Uniti denunciano che in Salvador si sta preparando un broglio elettorale / Considerazioni sulle elezioni municipali in Nicaragua:i successi del sandinismo si riflettono nelle urne - di Sergio Ferrari e Gerald Fioretta / Appelli-INFO

A 60 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani - Sergio Ferrari, dalle Nazioni Unite a Ginevra, Svizzera

Era il 10 dicembre del 1948. Appena passati gli orrori della Seconda guerra mondiale. Quel giorno, i rappresentanti dei 58 Stati che allora facevano parte delle Nazioni Unite sottoscrissero la Dichiarazione universale dei diritti umani, documento "fondatore" che continua a servire da cornice e da riferimento al funzionamento di un mondo che si autoproclama civile. 2008, un numero che genera panico: 963 milioni di persone soffrono la fame a livello planetario. Così indica un documento appena pubblicato dell'Agenzia delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao).
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La crisi finanziaria era inevitabile - Relazione introduttiva al Foro mondiale delle alternative – Caracas, ottobre 2008 Samir Amin

La brutale esplosione della crisi economica attuale non ci ha colto alla sprovvista e io l'avevo preannunciata già mesi fa quando gli economisti cercavano di minimizzare le sue conseguenze soprattutto in Europa. Per capire le sue origini, è meglio abbandonare l'attuale definizione del capitalismo "neoliberista globale" che è ingannevole e nasconde l'essenziale. Il sistema capitalista attuale è dominato da un pugno di oligopoli che controllano le decisioni fondamentali dell'economia mondiale. Pochi oligopoli che non sono solo finanziari costituiti da banche o compagnie d'assicurazione ma anche da gruppi che si occupano di produzione industriale, servizi, trasporti. Bisogna capire che il centro di gravità delle decisioni economiche è stato trasferito dalla produzione di plusvalore nei settori produttivi alla ridistribuzione di benefici ottenuti dai prodotti derivati dagli investimenti finanziari. È una strategia perseguita deliberatamente non tanto dalle banche ma dai gruppi "finanziarizzati". Inoltre questi oligopoli non producono benefici ma s'impossessano semplicemente della rendita di monopolio mediante gli investimenti finanziari.

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Russia in America Latina: la grande scommessa sul tavolo internazionale - di Sebastian Pellegrino

Il Cremlino rafforza i propri legami con l'America latina mentre diminuisce l’influenza degli Usa sul "cortile di casa" un po' abbandonato. Venezuela, Cuba e Brasile sono i favoriti della regione.
Mentre gli Stati Uniti discutono sui capricci delle finanze, George W. Bush rischia di entrare nella classifica dei peggiori amministratori e la "obamamania" imperversa, il mondo è testimone dei movimenti strutturali che sfidano la stabilità del blocco costituito dalle principali potenze economiche. Le sigla Bric (che identifica i quattro giganti emergenti, Brasile, Russia, India e Cina) risuona nei cinque continenti come una solida alternativa al potere concentrato nel Gruppo dei sette, G7 (costituito da Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone e Regno Unito). I ministri dell'economia dei paesi del Bric hanno fatto una riunione agli inizi di novembre per fare fronte alla crisi finanziaria internazionale in cui hanno deciso una posizione comune da adottare nei prossimi quattro mesi: esigere uguaglianza di rappresentazione nel Fondo Monetario Internazionale e nella Banca Mondiale, riprendere i negoziati di Doha e prevenire il protezionismo delle potenze industriali, avanzare nell'integrazione di questo nascente blocco. Negli ultimi mesi i paesi del Bric hanno cercato di conquistare le simpatie e i mercati di paesi in via di sviluppo; il lavoro non manca per i diplomatici e per le corporazioni dell'energia e della tecnologia di Asia e Brasile.

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FORNITURE MILITARI DEL VALORE DI 90 MILIONI DI DOLLARI DESTINATE AL "PLAN MÉXICO"

di Kristin Bricker, Narco News
Fonti del Congresso degli USA hanno confermato a Narco News che il governo degli Stati Uniti ha destinato approssimativamente 90 dei 116.5 milioni di dollari del Finanziamento Militare per gli Esteri (FME) al Plan México, conosciuto anche come Iniziativa Mérida o Plan Mérida. I 90 milioni comprendono più o meno un 77% del totale assegnato al Messico sotto il Plan México nel 2008. Il Congresso degli Stati Uniti autorizzò la consegna dell'85%, vale a dire 99 milioni di dollari, dei fondi dell'FME a condizione che la Segreteria di Stato (Ministero degli Esteri, ndr) informi riguardo il rispetto da parte del Messico dei diritti umani stabiliti nel Plan México. Tuttavia, fonti del Congresso segnalano che il Messico non ha ancora soddisfatto le condizioni sui diritti umani, cosicché il Dipartimento di Stato non ha reso pubblico il rapporto.

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Accademici negli Stati Uniti denunciano che in Salvador si sta preparando un broglio elettorale (fonte La Voz.com)

Più di 150 professori universitari degli Stati Uniti hanno espresso la loro preoccupazione rispetto alle prossime elezioni in Salvador, affermando che il presidente Elías Antonio Saca starebbe preparando un broglio elettorale per evitare la vittoria del Fmln. In quella che hanno chiamato "Lettera aperta degli accademici statunitensi sulle elezioni salvadoregne", i firmatari hanno detto che durante le elezioni legislative del prossimo gennaio e quelle presidenziali di marzo "il governo degli Stati Uniti si sta nuovamente intromettendo come nel passato". Hanno inoltre indicato che il paese non si trova nelle condizioni adatte per garantire elezioni "libere, trasparenti e democratiche".

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Considerazioni sulle elezioni municipali in Nicaragua:i successi del sandinismo si riflettono nelle urne - di Sergio Ferrari e Gerald Fioretta

Una vittoria del sandinismo? Una destra che non sa perdere? Una grande frode? I dubbi si sono insinuati in questa congiuntura politica nicaraguense. Dalle elezioni municipali dello scorso 9 novembre, la tensione è cresciuta e ha portato a episodi di violenza. La campagna di destabilizzazione continua. In questo clima non è facile trarre un bilancio semplice del trionfo del Fsln e questo per almeno tre motivi. In primo luogo, l'opposizione non accetta i risultati e grida alla frode. D'altro canto il patto tra Daniel Ortega e Arnoldo Aleman, ex presidente del Nicaragua, crea un clima di diffidenza contro un certo tipo di istituzionalità. Terzo problema, gli errori della tattica politica dell'Esecutivo verso l'opposizione e verso i dissidenti sandinisti, complica uno scenario già di per sè complesso.
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APPELLO CONTRO IL BLOCCO DEGLI STATI UNITI A CUBA
FIRMA ANCHE TU INSIEME A NOI!

Il prossimo 29 ottobre 2008 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sarà di nuovo chiamata a votare sul blocco economico, commerciale e finanziario imposto, ormai da quasi cinquant'anni, dagli Stati Uniti a Cuba.
Questa pratica illegale - già condannata dall'ONU ripetutamente dal 1992 per sedici volte consecutive, l'ultima volta con 184 voti a favore della sua eliminazione, 4 contro e 1 astenuto - ha causato danni al popolo cubano per circa 93.000 milioni di dollari (224.600 milioni al valore attuale).
Contro questa enorme violazione del Diritto Internazionale si sono pronunziati centinaia di organizzazioni, sindacati e partiti politici di tutto il mondo. Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Cuba nel 1998 lo ha definito "inumano".
Chiediamo l'adesione a questo appello a organizzazioni sociali, partiti politici, sindacati, personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, affinché il Governo italiano promuova in ambito internazionale un'efficace azione politica per il rispetto delle risoluzioni sul blocco dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Sergio Marinoni - Presidente Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

PER ADERIRE: invia una mail a questo indirizzo:noalbloqueo@italia-cuba.it)

Primi sottoscrittori:
Dario Fo - Premio Nobel Letteratura
Bianca Pitzorno - scrittrice
Margherita Hack - astrofisica
Pier Giorgio Odifreddi - matematico
Francesco Polcaro - astronomo
Agostino Vignato - astronomo
Alessandro Portelli – docente
Oliviero Diliberto - segretario PdCI
Paolo Ferrero - segretario PRC
Don Andrea Gallo – sacerdote
Don Vitaliano Della Sala - sacerdote
Padre Massimo Nevola - sacerdote
Maurizio Musolino - giornalista
Mario Monicelli - regista
Antonio Cederna - attore
Lella Costa - attrice
Moni Ovadia - attore
Ottavia Piccolo - attrice
Gigi Proietti - attore
Franca Rame - attrice
Red Ronnie - artista
Eugenio Finardi - cantante
Enrico Capuano - musicista
Dunia Molina – musicista

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