n. 32 | qui
managua, nicaragua...e dintorni |
20 Gennaio
2010 |
agenzia stampa dell'associazione di
amicizia e solidarietà italia-nicaragua |
qui
managua, nicaragua è
supplemento ed integrazione on line del bollettino bimestrale "NICARAHUAC - Nicaragua e dintorni" edito dall'Associazione di amicizia e solidarietà Italia-Nicaragua. Dir. resp. Bruno Bravetti. Aut. Trib. di Bologna n.5289 del 5/9/1985. Come il bollettino offre aggiornamenti periodici sul Nicaragua, analisi politiche, attività e progetti dell'Associazione, oltre ad editoriali e notizie brevi. Il bollettino stampato si può ricevere per posta attraverso il tesseramento all'AIN, oppure contattandoci direttamente. I vari numeri sono accessibili anche on-line in formato Acrobat PDF sul sito www.itanica.org nella voce "Boll. Nicarahuac". |
in questo
numero |
Eduardo Galeano - I peccati di Haiti / Un imprenditore milionario alla testa del Cile - FRANCK GAUDICHAUD / Il Sisma della Storia che condanna Haiti - Alma Giraudo / Il Messico condannato per i feminicidios di Ciudad Juarez - Fabrizio Lorusso / La TV venezuelana RCTV cessa le trasmissioni via cavo - Attilio Folliero e Cecilia Laya / “HAITI BASTA DEBITO, ADESSO!” : Comunicato Stampa / TANTI POPOLI UN'UNICA LOTTA / Raccolta Fondi Pro Haiti 2010 / |
Eduardo Galeano - I peccati di Haiti La democrazia haitiana è nata da poco. Nel suo breve periodo di vita, questa creatura affamata ed ammalata non ha ricevuto altro che schiaffi. Era appena nata, nei giorni di festa del 1991, quando fu assassinata dal colpo di Stato del generale Raoul Cedras. Tre anni dopo, resuscitò. Dopo aver messo e tolto così tanti dittatori militari, gli Stati Uniti misero e tolsero il presidente Jean-Bertrand Aristide, che era stato il primo governante ad essere eletto dal voto popolare in tutta la storia di Haiti e che aveva avuto la folle idea di volere un paese meno ingiusto. | |
Un
imprenditore milionario alla testa del Cile - FRANCK
GAUDICHAUD
Dopo la seconda tornata elettorale delle elezioni presidenziali del 17 gennaio, il Cile ha vissuto una svolta storica. La destra conquista il governo attraverso un processo elettorale per la prima volta dopo cinquant’anni: l’ultimo presidente di destra eletto era stato Jorge Alessandri nel 1958. Riferendosi alla transizione democratica che pose fine alla dittatura del generale Augusto Pinochet (1973 – 1989), alcuni analisti parlano di una “seconda transizione”; la prima alternanza dalla fine della dittatura sarebbe la prova della buona salute della democrazia. Dopo 17 anni di un terrorismo di stato che aveva posto fine all’esperienza di Unidad Popular di Salvador Allende e a due decenni di democrazia sotto tutela uscita da una “transizione contrattata” diretta dalla Concertazione dei partiti per la democrazia, una coalizione tra il Partito Socialista, Ps e il Partito Democrata Cristiano, Pdc, il popolo cileno può apprezzare i vantaggi di un’alternanza. | |
Il Sisma della Storia che condanna Haiti - Alma Giraudo Passeranno pochi giorni, e i media sostituiranno il terremoto di Haiti con altre notizie: bisogna trovare altro per attirare l'attenzione e Haiti ripiomberà nel buco nero del silenzio totale come avviene da sempre. Fino a quando ci sono state persone intrappolate (soprattutto stranieri) di cui occuparsi, o le faccine sperse di bambini che potessero attirare l'attenzione, allora tutte le prime pagine dei giornali e telegiornali hanno invaso le nostre case, ma ormai è stabilito che non interessa più. Abbiamo inviato i nostri due euro con il telefonino, o qualcosa di più con la carta di credito, e ci sentiamo tranquilli con la nostra coscienza: abbiamo fatto il nostro dovere di solidarietà verso queste persone così tragicamente colpite! | |
Il Messico condannato per i feminicidios di Ciudad Juarez - Fabrizio Lorusso Con una storica e attesa sentenza, l'11 dicembre
scorso, la Corte Interamericana dei Diritti Umani, composta da sei
magistrati e inserita nel sistema dell'Organizzazione degli Stati
Americani (OSA), ha condannato lo Stato messicano per avere violato il
diritto alla vita, all'integrità fisica e alla libertà personale dato che
non ha indagato adeguatamente e ha discriminato attivamente i diritti di 3
vittime d'omicidio, Esmeralda Herrera, 15 anni all'epoca dell'assassinio,
Claudia Gonzalez, di 20, e Berenice Ramos di 17, e dei loro familiari.
Seguendo questa linea la Corte ha emesso il 16 dicembre un'altra sentenza
emblematica relativa ai crimini statali commessi durante la guerra sporca
degli anni settanta contro la popolazione.
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La TV venezuelana RCTV cessa le trasmissioni via cavo - Attilio Folliero e Cecilia Laya Alla mezzanotte e un secondo in punto del 24 gennaio 2010, la televisione venezuelana RCTV Internacional ha cessato di trasmettere anche via cavo, dopo che nel 2007 era stata costretta a cessare le trasmissioni in chiaro, per il mancato rinnovo, da parte dello Stato, del contratto che concedeva le frequenze. Tutti gli operatori che in Venezuela offrono servizi televisivi via cavo (DirecTv, Supercable, Intercable, NetUno e Movistar TV), hanno cessato di ritrasmettere il segnale di questa TV, per ordine di CONATEL, l'organismo statale che sovrintende alle telecomunicazioni. In Venezuela esiste una legge, secondo la quale tutti i canali televisivi che operano in chiaro e quelli che operano via cavo, producendo più del 30% della loro programmazione in Venezuela, sono obbligati a rispettare la legge venezuelana in materia radiotelevisiva, conosciuta come "Ley Resorte", ossia la Legge di "Responsabilità sociale nelle trasmissioni radiofoniche e televisive", del 28/10/2005. | |
“HAITI BASTA DEBITO, ADESSO!” : Comunicato Stampa
Roma, Lunedì
25 gennaio 2010
con l’invio
di una lettera indirizzata al Ministro Giulio Tremonti - Ministero delle
Finanze e al Ministro Franco Frattini - Ministero degli Affari
Esteri,
e in
concomitanza con la Conferenza Internazionale dei Paesi
Donatori
che si sta
svolgendo in queste ore a Montreal, in Canada,
è stata
lanciata la Campagna nazionale
“HAITI BASTA
DEBITO, ADESSO!”
che sostiene
la “Cancellazione immediata e incondizionata del debito
bilaterale e
multilaterale di Haiti”.
La Campagna
nazionale che ha tra i suoi promotori, Mani Tese, Campagna Riforma Banca
Mondiale, Osservatorio Selvas.org, Coordinamento Italia Nicaragua e SdL
Intercategoriale, chiama a raccolta tutte le Associazioni, ONG e
Istituzioni che operano nel mondo della Cooperazione Internazionale,
chiedendo al Governo italiano, già impegnato nell’opera degli aiuti
internazionali in soccorso delle vittime del terremoto del 12 gennaio ad
Haiti, di sostenere una posizione di rilievo internazionale
nell’estinzione incondizionato del debito della nazione caraibica.
“Il governo e'
pronto a cancellare i 40 milioni di euro di debito estero di Haiti verso
l'Italia”: lo ha annunciato il ministro degli Esteri Franco Frattini, il
17 gennaio 2010, quando ancora le prime pagine dei quotidiani mondiali
aprivano con le prime drammatiche immagini e notizie dalla nazione
caraibica.
Nel giugno del 2009,
Haiti aveva ottenuto la cancellazione di 1,2 miliardi di dollari di debito
dai suoi principali creditori nell'ambito dell'iniziativa HIPC (Heavily
Indebted Poor Countries) rivolta a quelle nazioni, che come Haiti hanno un
tasso di povertà estremo. Nonostante questo passo in avanti molto
importante, il debito estero di Haiti ammonta ancora a più di 800 milioni
di dollari. Il terremoto della settimana scorsa e i tre uragani devastanti
che hanno colpito l'isola nel corso del 2008 hanno distrutto l'economia
del Paese, incapace, adesso più che mai, di generare le entrate necessarie
a servire il debito estero sia oggi che nel prossimo futuro. Risorse che a
parere della Campagna, qualora e non appena l'economia del Paese
riprendesse a funzionare, dovrebbero essere investite in via prioritaria
nella ricostruzione interna, delle infrastrutture di base e nella
fornitura dei servizi di base per i milioni di senzatetto prima che al
servizio del debito.
La storia recente di
Haiti ha dimostrato che sono grandi le responsabilità del mondo, verso la
condizione attuale di Haiti: trent’anni di dittatura di Duvalier padre
(François Duvalier) e poi il figlio (Jean-Claude Duvalier), e i successivi
colpi di mano militare diretti dall’estero, trasformarono quest’angolo
dell’isola Hispaniola in un inferno di violenza e terrore, con decine di
migliaia di morti e desaparecidos, nell’ambito dello schieramento
sostenuto dapprima dalla Guerra Fredda e successivamente dall’applicazione
selvaggia delle regole della competizione economica. Solo ad esempio
trent’anni fa Haiti coltivava tutto il riso di cui aveva bisogno, ora il
Dipartimento dell'agricoltura Statunitense indica Haiti come tra i primi
importatori del riso prodotto negli U.S.A..
Alla luce del grave
disastro umanitario, aggravato dal terremoto del 12 gennaio 2010, la
Campagna HAITI BASTA DEBITO, ADESSO! Chiede al Governo italiano
La Campagna HAITI BASTA DEBITO, ADESSO! Ha deciso di mantenere attivo un Osservatorio di controllo della società civile affinché dopo gli annunci da parte del nostro Governo si concretizzino azioni decisive e immediate. Si attendono nelle prossime ore numerose adesioni di associazioni e anche di singole persone attraverso il Blog internet: http://haitiadesso.ning.com e la campagna in Face Book: http://www.facebook.com/#/pages/HAITI-BASTA-DEBITO-ADESSO/269574699762?ref=nf Le Associazioni Promotrici. Comunicato Stampa a cura di: ufficiostampa@comunicatorevisivo.com
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TANTI POPOLI UN'UNICA LOTTA Sabato 20 febbraio migliaia di persone hanno dato vita a Milano (Italia) ad una manifestazione in solidarietà con le lotte antimperialiste dei popoli del mondo. Nel corteo internazionalista, aperto da uno striscione che recitava la significativa frase “Tanti popoli, un'unica lotta”, viene segnalata la grande presenza di uno spezzone dedicato alla solidarietà con la lotta antimperialista dei popoli latinoamericani. Questa parte del corteo era aperta da un grande striscione che su uno sfondo dipinto col tricolore bolivariano, portava la scritta “Por la Nueva Colombia, la Patria Grande y el Socialismo”. Dietro a questo si vedevano le bandiere di quei popoli e organizzazioni della nostra America che stanno all'avanguardia nella lotta per una seconda e definitiva indipendenza del continente latinoamericano. Colombia, Cuba, Venezuela, Nicaragua, Bolivia, Ecuador, Salvador, Honduras. | |
Raccolta
Fondi Pro Haiti 2010
BANCA POPOLARE ETICA SELVAS.org -
AUMOHD |
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