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  Bananeras: incontro dell'AIN con l'ASOTRAEXDAN in attesa delle prime sentenze

Giorgio Trucchi - Managua, 11 giugno 2002

Tra pochi giorni sono attese le prime sentenze dei processi promossi dagli ex lavoratori e lavoratrici del banano riuniti nella Asotraexdan contro le 7 multinazionali nordamericane. Nella giornata di domenica 9 giugno sono stato, insieme al rappresentante di Italia-Nicaragua, Adriano Cernotti, ad El Viejo, nel Dipartimento di Chinandega, ad una assemblea della Asotraexdan dove erano presenti un migliaio di persone.

La tensione era alta e la speranza di vedere, finalmente, condannati i colpevoli di tante morti e malattie si sentiva chiaramente nell'aria e nelle voci delle persone a cui abbiamo raccontato quello che, nel nostro piccolo, stiamo cercando di fare in Italia per far pressione sulle multinazionali. Abbiamo mostrato le cartoline, le locandine, le varie iniziative che si stanno svolgendo in varie parti d'Italia ma, soprattutto, abbiamo cercato di far capire che non sono soli e sole e che staremo al loro fianco fino a che questa vicenda non sarà definita una volta per tutte.

Mentre parlavamo c'era un gran silenzio ed una grande attenzione ed i loro interventi sono stati molto toccanti proprio perché privi di qualsiasi retorica o di frasi di circostanza e ricchi di consapevolezza che potrebbe essere vicino un momento davvero storico, che riscatti la loro dignità di essere umani distrutti nel fisico dalla irragionevole e spudorata corso al profitto delle multinazionali.

Hanno parlato soprattutto le donne ringraziando anche per il fondamentale aiuto economico che ha apportato l'Associazione Italia-Nicaragua attraverso i vostri generosi apporti economici e di divulgazione. Tali aiuti hanno permesso il pagamento di una grande quantità di medicine, a cui queste persone non hanno accesso per gli alti costi e soprattutto, l'operazione di 12 donne colpite da cancro che, ora, godono di discreta salute e la prossima operazione di altre 15. Una delle donne già operate ci ha ringraziati per averle ridonato la vita e questo ringraziamento é chiaramente più rivolto a tutti voi che a noi come persone fisiche presenti in Nicaragua.

L'obiettivo di questa partecipazione alla Assemblea era proprio quello di essere con queste persone, non solo con la Campagna che si sta lanciando in Italia e con i fondi raccolti, ma direttamente, fisicamente, affinché non restasse un contatto solo tra Italia-Nicaragua ed i leader di tutta questa gente e credo sia stata una decisione azzeccata che ripeteremo più spesso.

Tra il 16 ed il 20 di giugno ci saranno, quindi, le sentenze. La Asotraexdan sta già preparando una marcia per arrivare fino al Tribunale dove verrà letta la sentenza a cui parteciperanno almeno 1500 persone e si spera sia una grande festa ed un grande esempio di pressione popolare frutto di una lunga e snervante lotta; un appuntamento contro il tempo, a cui più di 200 persone non sono riuscite ad arrivare, falcidiate dalle malattie contratte per permettere al Nord del mondo di avere belle e lustre banane sulle proprie tavole.

Ma la lotta non si esaurirà il giorno delle prime sentenze. Le multinazionali lotteranno, smentiranno, cercheranno di sottrarsi alle loro responsabilità e molto probabilmente, i processi verranno spostati negli Stati Uniti per la sentenza definitiva e si calcola che possano passare ancora due anni fino alla sentenza definitiva ed all'esborso degli indennizzi.
Resta, comunque, un momento storico, non solo per questa gente, né per il Nicaragua, ma per tutta l'America Latina, dove sono accadute le stesse cose e per il mondo intero. Molte delle persone con cui staremo in strada il giorno delle sentenze, probabilmente, non ci saranno nel momento decisivo e finale, ma ci saranno i loro figli, mogli, parenti che potranno, grazie alla legge 364. fortemente voluta dalla Asotraexdan, fare le veci dei loro cari.

Il viaggio é ancora lungo, ma è importante concentrarsi in questa battaglia dei prossimi giorni e quindi, per chi non l'ha ancora fatto, vi invito a mandare la lettera di denuncia alle sette multinazionali come vi ho già spiegato nella scorsa lettera.
Vi invito, inoltre, a recarvi presso una delle Botteghe del Commercio Equo della votra città per comprare e spedire le Cartoline alle multinazionali.Inondiamole!!!

Intanto ci sono le prime reazioni. Dole e Chiquita hanno già risposto (forse qualcuno di voi le ha già ricevute a casa sua) dicendo che non hanno nulla a che fare con i fatti menzionati nel messaggio.
La DOLE parla solo del presente dicendo che é riconosciuta da vari organismi come una delle 10 megaimprese più attente all'ambiente, al rapporto con i dipendenti ed alla trasparenza (peccato non ci parli un po' degli anni '70 !!!) e la Chiquita continua a dire che non ha mai lavorato in Nicaragua (peccato che, quando era qui, si chiamava United Fruit e non Chiquita, ma non é il nome che cambia la cosa!!).
Primi segnali importanti perché, se rispondono, vuol dire che non sono del tutto indifferenti come vogliono far credere qui in Nicaragua.

Allora é il momento di agire. Fatelo e diffondete come sempre questa lettera ad amici, conoscenti, gente che, magari, pensate che possa essere interessata. Moltiplichiamo l'informazione ed il numero di messaggi e cartoline.

Inoltre sapete che continua la raccolta per le spese mediche.
I versamenti sapete già dove farli o farli fare e per qualsiasi cosa, potete chiamare l'Associazione Italia-Nicaragua Via Saccardo 39 Milano al 02 2140944 o scrivere alla e-mail itanica@iol.it
 

Come vi ho già detto non aspettate domani.
Un profondo abrazo
Hasta siempre
Giorgio Trucchi

P.S.: tra non molto sarà anche disponibile un ampio studio svolto da una ONG
spagnola sulla storia delle bananeras e sugli effetti del Nemagòn. Sarà
disponibile su CD.