Comunicato Copinh/BertaViveMilano

L’11 dicembre il Copinh ha ricevuto il 17° Premio Internazionale Diritti Umani dal Municipio di Siero (Asturie) 

Questo riconoscimento per il Copinh è un’importante dimostrazione di sostegno alla dignitosa resistenza del popolo lenca e soprattutto alla denuncia di ciò che sta accadendo attualmente con una frode elettorale che equivale a un colpo di Stato.
Lo stesso giorno 11 dicembre il COPINH è stato attaccato con lacrimogeni e repressione, insieme alla popolazione indignata di Intibuca, durante l’occupazione pacifica per protesta della strada da La Esperanza a Siguatepeque, all’altezza di Jesús de Otoro: membri della Polizia Nazionale della città di La Esperanza e del Battaglione degli  Ingegneri dell’esercito hanno sparato a raffica contro i manifestanti dopo averli allontanati con la violenza, impedendo il nostro diritto fondamentale di protestare.
Nello stesso episodio sono stati selvaggiamente picchiati otto giovani partecipanti alla manifestazione e una compagna, che era stata catturata e in seguito liberata, è stata minacciata di stupro dai membri delle forze repressive sotto il comando di JOH.
Allerta
Mentre in Honduras manifestazioni pacifiche vengono represse con la violenza, all’estero si riconosce il lavoro del Copinh in difesa dei diritti delle popolazioni indigene e  del popolo honduregno.
Nelle prime ore del mattino del 12 dicembre, nelle vicinanze di Siguatepeque, la Polizia Militare ha violato illegalmente il diritto alla libertà di circolazione e di espressione: ha bloccato l’autobus che trasportava i membri del COPINH che si recavano a manifestare la loro opposizione a questa dittatura.
Durante il fermo illegale i militari hanno scattato fotografie dei documenti di identità di ciascuno/a di noi e per questo motivo riteniamo il governo e le sue forze repressive responsabili di qualsiasi attentato contro la nostra vita e la nostra sicurezza.
Al momento non si sono persone arrestate, ma l’auto in cui viaggiava la nostra coordinatrice Bertha Zúniga Cáceres è stata trattenuta dalla polizia militare, che non ha tenuto conto dell’intervento del meccanismo di protezione.La zona rimane altamente militarizzata.

Ringraziamo della pronta risposta e dei tanti messaggi di solidarietà ricevuti e vi invitiamo a restare in contatto perché qui l’Allerta continua fino a quando questa dittatura non cadrà.
Con la forza ancestrale di Berta, Lempira Mota, Iselaca ed Etempica le nostre voci si alzano e sono piene di vita, giustizia, libertà, dignità e pace.

 BERTA VIVE, COPINH SIGUE

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