Guarimberos a Cuba
Cosa si nasconde dietro la nuova ‘rivolta colorata’
Managua, 17 dicembre (LINyM) -.
Proprio mentre nel quartiere San Isidro dell’Avana Vecchia una dozzina di persone mettevano in scena un presunto sciopero della fame, alcune di loro con comprovati vincoli con Washington, il Dipartimento di stato nordamericano annunciava lo stanziamento di circa un milione di dollari per ogni programma che si occupi di “diritti civili, politici, religiosi e del lavoro a Cuba”.
Si tratta ancora una volta di denaro messo a disposizione di gruppi sovversivi, come il cosiddetto “Movimento San Isidro”, con il fine di destabilizzare Cuba dall’interno, giustificando in questo modo politiche statunitensi come l’embargo commerciale, economico e finanziario o incentivando false campagne sulla situazione dei diritti umani nell’isola. Si tratta anche della stessa agenda interventista promossa in altri paesi invisi a Washington, come Nicaragua e Venezuela.
Vediamo quindi come avanza il tentativo di golpe blando (colpo di stato morbido) e che cos’è la farsa di San Isidro.
- Esperti e analisti avvertono che Cuba è l’obiettivo in questo momento di una guerra mediatica, sviluppata principalmente sui social network, come parte del denominato “colpo di stato morbido”. Con questo nome s’intende il meccanismo di intervento straniero indiretto, creato dalla CIA per sovvertire le istituzioni in quei paesi che sono obiettivi strategici per gli Stati Uniti. Sebbene il manuale dei ‘colpi di stato morbidi’ parli di una guerra basata sulla protesta pacifica, gli eventi evolgono sempre in scenari violenti.
- La farsa di San Isidro non è altro che un nuovo tentativo degli Stati Uniti per innescare un ‘colpo di stato morbido’ a Cuba.
Ma cosa è successo fino ad ora?