Come ti smonto il dialogo in 14 punti
Managua, 29 maggio (LINyM) -. Durante la serata del 27 maggio si è saputo attraverso il web e i social media che la commissione mista, formata da tre membri del governo e da tre dell’opposizione (studenti, imprenditori e società civile) con l’obiettivo di riossigenare il dialogo nazionale, si sarebbe finalmente riunita l’indomani. Si trattava di una nuova e tangibile opportunità che si stava dando alla pace.
Non erano nemmeno trascorse due ore che:
1) estranei incappucciati attaccavano con armi da fuoco e morteros caseros1 il commissariato di polizia di Masaya. Poco dopo attaccavano e incendiavano i locali della Procura.
2) estranei incappucciati sparavano con morteros caseros contro il personale di sicurezza dell’Università Centroamericana (UCA) e si davano alla fuga. Il rettore accusava immediatamente le “turbe del governo” di avere compiuto l’assalto.
3) la mattina del 28 maggio (giorno della riunione della commissione mista) a Jinotepe, incappucciati cercavano di impedire lo svolgimento delle lezioni in una scuola. L’opposizione dei genitori degli alunni provocava la reazione armata degli assaltanti, con un saldo di due persone ferite.
4) quasi in contemporanea, alcune decine di studenti decidevano di occupare nuovamente l’Università d’Ingegneria (UNI) a Managua. Non era nemmeno trascorsa un’ora che già stavano annunciando, attraverso il web e i social media, che “turbe agli ordini del governo” li stavano attaccando con armi da fuoco.
5) una missione di Amnesty International (AI) -presente da alcuni giorni nel paese- si trovava al momento giusto e nel posto giusto per filmare gli attacchi e riprendere tutto dal vivo. La direttrice di Amnesty Americhe Erika Guevara-Rosas e l’attivista di origine nicaraguense Bianca Jagger trasmettevano gli avvenimenti su Facebook Live (che ingenuo questo governo e che fortuna le due signore!).
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