Honduras. Uno scenario complicato
Due consultazioni elettorali in nove mesi
Managua, 16 febbraio (LINyM) -.
Tra meno di un mese, il 14 marzo, Partito nazionale (filogovernativo), Partito liberale e Partito libertà e rifondazione, Libre (opposizione) realizzeranno elezioni interne per scegliere candidati e candidate alle elezioni generali del 28 novembre. In quell’occasione circa 6,6 milioni di honduregni saranno chiamati a eleggere il nuovo presidente, 128 deputati al Congresso nazionale, 20 al Parlamento centroamericano e 298 sindaci e vicesindaci.
L’Honduras arriva a questi appuntamenti dopo un anno complicato, per usare un eufemismo.
“Pandemia e due uragani hanno amplificato una crisi già profondamente radicata nella società honduregna. È sufficiente guardare i principali indicatori economici e sociali per rendersi conto di quanto sta avvenendo nel Paese”, afferma il sociologo Eugenio Sosa.
Attualmente l’Honduras si colloca tra i peggiori paesi latinoamericani per disuguaglianza economica, con il 62% della popolazione che vive in condizioni di povertà e quasi il 40% in miseria (EPHPM 2020). L’impatto della pandemia e degli uragani acuirà ulteriormente le disuguaglianze, con circa 700 mila nuovi poveri e 600 mila nuovi disoccupati, mentre gli indici di povertà potrebbero schizzare a quasi il 70% e quelli di povertà estrema al 50%.
Secondo i dati dell’Unità tecnica di sicurezza alimentare e nutrizionale (Utsan), 1,3 milioni di honduregni devono far fronte all’insicurezza alimentare e quasi 350 mila si trovano in “situazione critica”.
Un Paese in rovina
Per il Foro sociale del debito estero e sviluppo dell’Honduras (Fosdeh), gli “errori della politica economica ufficiale, aggravatisi nell’ultimo decennio” sono corresponsabili non solo delle conseguenze in campo economico, ma anche delle loro ripercussioni in ambito sociale e sanitario.
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